La partecipazione nella Cassa di Risparmio di Orvieto Spa deriva dal conferimento effettuato da parte dell’Ente pubblico economico Cassa di Risparmio di Orvieto ai sensi della Legge 30 luglio 1990, n. 218 (Legge Amato) dell’azienda bancaria alla società per azioni denominata Cassa di Risparmio di Orvieto Spa.
Successivamente alla creazione dei due soggetti giuridici separati la Fondazione risultava detentrice del 71,43% del pacchetto azionario della Cassa di Risparmio di Orvieto Spa, mentre la quota del 28,57% veniva assegnata alla Banca di Roma.
Nel 1998 la Banca di Roma ha ceduto la partecipazione di minoranza alla Cassa di Risparmio di Firenze Spa, che nel 2000-2001 ha acquisito dalla Fondazione la quota di maggioranza azionaria della Cassa di Risparmio di Orvieto Spa (73,57%), che è entrata così a far parte del Gruppo Banca CR Firenze.
Negli anni dal 1990 al 2006 è proseguita l’espansione territoriale della Banca che contava al 31/12/2007 n. 40 filiali nelle province di Terni, Viterbo, Perugia e Roma.
Nel corso del 2007 i competenti organi dell’Ente Carifirenze hanno deliberato un’operazione di integrazione tra Banca CR Firenze e il Gruppo Intesa Sanpaolo, mediante l’acquisto da parte del Gruppo Intesa-Sanpaolo del 40,3% del capitale di Banca CR Firenze con una permuta di azioni proprie con le Fondazioni azioniste dell’Istituto toscano pari al 3,3% del capitale ordinario e la promozione di un’offerta pubblica di acquisto sul 41,1% del capitale di Banca CR Firenze.
In seguito a tale operazione, in adempimento alle prescrizioni dell’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato, Intesa Sanpaolo ha deciso di cedere la partecipazione nella Cassa di Risparmio di Orvieto Spa detenuta attraverso la Banca CR Firenze.
L’operazione di cessione della partecipazione maggioritaria nel capitale della Cassa di Risparmio di Orvieto Spa (73,57%) al Gruppo Banca Popolare di Bari, risultato aggiudicatario delle quote al termine della procedura di selezione che si è svolta nei mesi scorsi, è stata completata il 20 marzo 2009.
La Fondazione resta detentrice di una quota pari al 26,43% del capitale sociale della Cassa di Risparmio di Orvieto Spa.
Con la formalizzazione della cessione della maggioranza alla Banca Popolare di Bari potrà proseguire il percorso di sviluppo della CRO, in quanto il progetto industriale formulato dalla Popolare assegna alla Cassa un ruolo significativo di presidio e di sviluppo nell’Italia Centrale quale banca di riferimento del Gruppo nel Centro Italia.
La Fondazione condivide le linee generali del piano strategico di sviluppo della CRO, nella certezza di poter contribuire, insieme al nuovo socio di maggioranza, alla migliore pianificazione e implementazione del piano strategico, in quanto esso consentirà per un verso di esaltarne il ruolo di banca al servizio del territorio e per un altro di valorizzare la partecipazione della Fondazione.
La CRO manterrà una fisionomia di banca rete, ma ad essa verrà riconosciuta una più ampia autonomia operativa mediante la riattribuzione di alcune importanti funzioni, che possono essere svolte in modo più efficiente ed economico a livello locale.
La Fondazione, in questa prospettiva, ritiene opportuno contribuire attivamente all’attuazione del piano di sviluppo della banca, sia mettendo a disposizione del nuovo azionista di maggioranza – con il migliore spirito di collaborazione – il valore rappresentato dal radicamento sul territorio, sia investendo direttamente ulteriori quote di patrimonio nell’ambito degli aumenti di capitale che si renderanno necessari per sostenere lo sviluppo della banca.