Le pubblicazioni

La Fondazione ha avviato nel 1997 una intensa attività editoriale diretta alla conoscenza della storia di Orvieto e del comprensorio, nonché di illustri personaggi, nati, vissuti o legati alla città da un rapporto stretto e privilegiato. Nell’ambito di tale attività, che a partire dal 2005 è stata affidata alla società strumentale Orvieto Arte-Cultura-Sviluppo Srl la quale è diventata editore, sono stati pubblicati negli anni dieci volumi della collana “Gli Orvietani Illustri”, i primi due volumi della “Storia di Orvieto” e altre opere di importante valore artistico-culturale.

LA COLLANA “GLI ORVIETANI ILLUSTRI”

Una serie di monografie dedicate a tutti i personaggi illustri che hanno trovato i natali o hanno vissuto ad Orvieto.
Luigi Mancinelli (1848-1921)
Il volume, presentato in occasione del 150° anniversario della sua nascita,ricostruisce l’esperienza formativa ed artistica del compositore e musicista orvietano, uno dei primi grandi direttori d’orchestra italiani.

Filippo Antonio Gualterio (1819-1874)
Il volume vuole essere un omaggio all’importante figura politica risorgimentale di un importante patriota orvietano che contribuì a fare la storia dell’Unità d’Italia.

Luigi Barzini (1874-1947)
Monografia dedicata al giornalista, scrittore e corrispondente di guerra italiano.Diventò famoso in tutto il mondo per , La metà del mondo vista da un’automobile. Da Pechino a Parigi in sessanta giorni,opera, pubblicata in undici lingue, dove vennero descritte le avventure di viaggio con il principe Scipione Borghese a bordo della famosa Itala..Alla sua figura è stato istituito il premio giornalistico “all’inviato speciale”.

Ippolito Scalza (1532-1617)
Un saggio che descrive puntigliosamente la formazione e la produzione del noto architetto e scultore che nasce e opera ad Orvieto. lavora infatti ininterrottamente per l’antica fabbriceria orvietana per circa sessanta anni nel corso dei quali arricchisce il Duomo di straordinarie opere scultoree.

Ascanio Vitozzi (1539-1615)
Questo volume è dedicato ad un famoso orvietano del cinquecento.Vitozzi si arruolò da giovane nell’esercito pontificio e divenuto un importante architetto militare, fu sceltodalla corte dei Savoia come ingegnere e urbanista. Fu l’artefice della trasformazione di Torino diventando il fautore del primo barocco piemontese.

Paolo Zampi (1842-1914)
Importante monografia dedicata all’ingegnere orvietano che alla fine dell’ottocento trasforma radicalmente la sua città. A lui si deve infatti la radicale trasformazione della Cattedrale, del Palazzo del Capitano del Popolo e di Palazzo Soliano.

Adolfo Cozza (1848-1910)
Monografia esclusiva dedicata alla personalità poliedrica ma poco conosciuta di un grande personaggio che trova nasce e opera ad Orvieto. Archeologo, pittore e scultore lascia importanti e significative tracce della sua attività nella città natale.

Erminia Frezzolini (1818-1884)
Il volume descrive la vita e l’esperienza artistica del grande soprano orvietano. Erminia ricevette i primi insegnamenti dal padre, uno dei più celebri buffi dell’epoca e per il quale Donizetti scrisse il suo Elisir d’Amore e da Nancini di Firenze. L’esperienza formativa venne influenzata dai maestri del bel canto:Ronconi, Garcia e Tacchinardi. Dopo il suo debutto alla Scala di Milano dove si cimentò in un pezzo scritto espressamente per lei da Verdi, diventò famosa in tutto il modo come la cantante “delle eleganze e dell’anima”.

Umberto Prencipe (1879-1962)
Prima ed unica monografia dedicata ad un orvietano di adozione, grande pittore ed incisore del Novecento italiano, che ricostruisce la sua esperienza estetica ed il suo rapporto strettissimo e privilegiato con Orvieto, ispirazione continua per un’iconografia del paesaggio cittadino come forma simbolica di una personale condizione esistenziale.

PROGETTO EDITORIALE “LA STORIA DI ORVIETO”

La collana, fortemente voluta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto sarà costituita da quattro volumi che descriveranno in un excursus puntiglioso e dettagliato le vicende storiche che anno caratterizzato nei secoli la Rupe.

Vol. I – Antichità
Il primo volume, presentato nel 2003 tratta della fase più antica di Orvieto e del territorio, partendo dalla preistoria fino ad arrivare all’epoca romana.

Vol. II – Medioevo
Presentato nel 2007, ricostruisce le vicende di Orvieto nell’Età di Mezzo, periodo di aspre lotte e crogiuolo di intense trasformazioni che hanno determinato il successivo assetto politico, culturale, economico e sociale della Città;

Vol. III – Quattrocento e Cinquecento

LE ALTRE PUBBLICAZIONI

Le Arti ad Orvieto
Inedito e particolare dizionario dedicato agli artisti e agli artigiani orvietani che hanno operato ad Orvieto nel corso dei secoli.

Paolo Pollidori
Monografia dedicata allo scultore orvietano Paolo Pollidori vissuto tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento le cui opere riflettono il suo dominante mondo interiore e l’esistenza umana sentita come dolore incombente e profondo.

Gino Frittelli
Monografia dedicata al pittore fiorentino Gino Frittelli che ha operato ad Orvieto per oltre un decennio; vicino alla scuola dei Macchiaoli dipinge con varie tecniche paesaggi luminosi e ritratti di una sognante bellezza.

Giulio Aristide Sartorio – Il realismo plastico tra sentimento ed intelletto
Il catalogo, curato dai professori Andrea De Rosa e Paolo Trastulli di Studio Ottocento, illustra ed analizza con puntualità scientifica le settanta opere esposte in via del tutto eccezionale a Palazzo Coelli. Molti i capolavori inediti che testimoniano la passione del grande artista romano per la sperimentazione delle tecniche e che documentano l’intensa attività di paesaggista.
Sartorio non fu solo pittore, ma anche scultore, grafico, critico d’arte, scrittore e regista cinematografico.

Arte in Umbria nell’ottocento
Il catalogo, curato dal professor Federico Mancini e dalla professoressa Caterina Zappia accompagna un’ampia e organica rassegna, dedicata all’Arte in Umbria nell’Ottocento, che si è tenuta in sei prestigiose  sedi espositive. Oltre trecento le opere descritte che restituiscono la fisionomia culturale e artistica di una Regione che nel corso del XIX secolo si qualifica come un importante centro del dibattito sulle arti. A Foligno una serie di dipinti e disegni hanno documentano la pittura religiosa in Umbria negli ultimi decenni del Settecento e nei primi anni della Restaurazione, con opere di Cades, Unterberger, Corvi, Wicar, Camuccini, fino a Granet. A Perugia una selezione di opere ha illustrato le correnti dei Puristi, dei Nazareni e dei Romantici, influenzati dalla personalità di Minardi e dei tedeschi di stanza nella Regione, primo fra tutti Overbeck. Gli anni del Romanticismo e delle battaglie risorgimentali hanno trovano spazio a Orvieto, dove sono stati esposti capolavori di Celentano e Faruffini, nonché di Bruschi, Brugnoli, Piervittori, fino a Detti, Tassi e Angelini. La mostra di Terni, ultimo segmento dell’itinerario sulla pittura, si è posta in ideale continuità con quella di Orvieto, con una scelta di opere dei maggiori artisti operanti in Umbria dal 1870 al primo conflitto mondiale che hanno documentato il graduale passaggio dal severo imperativo purista alle eleganti formulazioni liberty. La sezione di scultura, esposta a Spoleto, ha ripercorso lo sviluppo del linguaggio plastico dal classicismo di Canova e Thorvaldsen, sino alle morbide sensualità liberty di Rosignoli, Storelli e D’Amore. Un’accattivante ricostruzione di ambienti e atmosfere ottocentesche è stata allestita a Città di Castello, dove una variegata selezione di arredi e suppellettili ha rivelato una ben strutturata tradizione regionale anche nel settore delle arti applicate. Il volume è edito da Silvana Editoriale.

Vincenzo Cabianca e la civiltà dei macchiaioli
Il catalogo, curato da Francesca Dini, riproduce in grande formato tutte le opere esposte, accompagnate da schede critiche redatte dalle storiche dell’arte Silvestra Bietoletti e Rossella Campana. Completa il volume un’appendice con il regesto delle esposizioni fino all’anno 2000, la bibliografia delle mostre e relative recensioni, l’elenco delle opere. I testi sono di Pier Andrea de Rosa, Francesca Dini, Maria Flora Giubilei, Paul Nicholls e Carlo Sisi; il volume è edito da Pagliai Polistampa.

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